Un’opera unica nel suo genere, composta a metà Ottocento da C.Cantù, storico, letterato e politico italiano, Deputato del primo Parlamento del Regno d’Italia, fondatore dell’Archivio storico lombardo e presidente onorario della SIAE, la Storia Universale che doveva raccogliere tutta la storia dell’umanità divisa in 35 volumi, fu «l’opera storica certo più letta e consultata per un cinquantennio in Italia». In seguito, venne ampliata raggiungendo i 52 volumi, secondo l’influsso conservatore-clericale tipico di quel periodo. Ma pur sempre utile a comprendere la storia dell’integrazione europea.