La storia dell’integrazione europea è indissolubilmente legata al Natale dei Cristiani che si celebra anche quest’anno il 25 dicembre, da quasi duemila anni, ossia da quando Gesù di Nazareth “detto il cristo” è venuto per annunciare il messaggio di amore e di vita eterna per tutti coloro che lo avrebbero creduto. Un evento che ha cambiato per sempre la Storia dell’Europa Unita, provocando l’inizio del processo di integrazione europea sotto la suprema auctoritas di Cristo.
La festa del Natale ricorda la nascita del Gesù “bambino” in una stalla o caverna di Betlemme, in Palestina, durante uno dei censimenti rituali ordinati dall’imperatore Augusto (vedi articolo): la data del 25 dicembre fu sancita dal Concilio di Nicea del 325 d.C., il primo guidato dall’imperatore Costantino I in veste di Pontifex Maximus e di pacificatore, dopo la guerra fra Cristiani e pagani/ebraici che aveva diviso l’Imperium per un secolo (vedi articolo). Divenuto quindi Impero cristiano e assunta la missio di evangelizzare i non cristiani, in particolare quelle gentes germaniche e slave che si affacciavano sul Limes per prepararsi a invadere le Diocesi e costruirvi i propri regni (vedi articolo).
Quella data divenne importante come ricorrenza per numerosi fatti storici decisivi per le vicende del Cristianesimo e della civiltà dell’Europa Unita: nel 390 d.C., San Ambrogio Vescovo di Milano costrinse l’imperatore Teodosio I a fare penitenza per il massacro ordinato sui tessalonicesi, e un anno dopo egli sancì il Cristianesimo quale unica religio licita dell’Impero; nel 537, l’imperatore Giustiniano II fece riedificare la grande basilica di Costantinopoli dedicandola a Santa Sofia, divenuta sede del Patriarcato della capitale e il luogo di incoronazione dei futuri imperatori bizantini (vedi articolo); un atto che fu solennemente replicato nella notte di Natale dell’800 con Carlo “detto il magno” (vedi articolo), che divenne così Imperatore dei Cristiani in Pars Occidens e corrispettivo del Basileus bizantino erede dell’antico Impero romano (vedi articolo); nell’anno 1000 d.C., invece, fu incoronato primo re cristiano degli Ungheresi Santo Stefano (vedi articolo), con una corona inviata come dono dal Papa romano e utilizzata per le incoronazioni di tutti i successori sovrani; così avvenne nel 1066 anche per Guglielmo I “detto il bastardo”, incoronato Re d’Inghilterra e primo di un nuovo corso di sovrani inglesi Rex cui nunquam moritur (leggi articolo); nel 1130, fu Ruggero II d’Altavilla ad essere elevato e incoronato primo Re di Sicilia, nella Cattedrale di Palermo che conserva ancora uno stupendo mosaico raffigurante proprio la deposizione della corona regale sulla sua testa da parte di Cristo in persona; curiosa fu la ricorrenza del 1223, quando San Francesco d’Assisi inventò il Presepe “vivente” a Greccio, per ricordare le umili origine di Nostro Signore e riportare così il Cristianesimo a una dimensione popolana e viva; nel 1521 accadde che i luterani celebrarono a Wittemberg la prima messa di Natale in lingua tedesca, ponendo le basi della Riforma protestante e della nazione germanica; così nel 1538 si celebrò la prima messa cristiana nell’attuale Messico, che al tempo era una nuova colonia spagnola sotto l’imperatore Carlo V (vedi articolo); mentre nel 1604 fu celebrata la prima messa di Natale dai coloni inglesi del Maine, la prima in assoluta degli Stati Uniti; inoltre, nel 1818 venne eseguito per la prima volta nella Austria Felix degli Asburgo (vedi articolo) il celebre canto di Natale “astro del ciel”; alla mezzanotte del 1914 d.C. sui campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale, le truppe tedesche cessarono il fuoco per dare inizio alla cd. “tregua di Natale” uscendo dalle trincee ad abbracciare i nemici anglo-francesi; poi, nel giorno di Natale del 1977 il Primo Ministro israeliano (di fede ebraica) M.Begin incontrò il Presidente egiziano (di fede musulmana) A.Sadat per avviare i trattati di pace; invece nel 1991, il Presidente dell’URSS M.Gorbaċëv si dimise, dopo aver avviato la Glasnost ponendo fine alla “guerra fredda”; infine, Papa Benedetto XVI pubblicò la sua prima enciclica “Deus caritas est” per ricordare a tutti i Cristiani del mondo che Dio Padre è il nostro amore e insieme sono la condizione di pace e unità ecumenica per tutto il mondo.
Si evince come il Natale sia una data importantissima per la storia dell’integrazione europea, non solo sotto l’aspetto religioso ma anche politico. Due fattori che in età medievale si fusero, divenendo ragion d’essere delle vicende che condussero infine all’Europa Unita, che era l’obiettivo dell’azione dell’Impero cristiano universale e dei Papi e dei santi evangelisti di quei secoli (vedi articolo). Tanto che a fine XII secolo d.C. tutta l’Europa era cristianizzata e sottomessa all’auctoritas di Costantinopoli, da cui dipendevano direttamente i Patriarcati ortodossi, nonché dei Kaiser germanici (vedi articolo) e degli Czar russi (vedi articolo). Mentre gli Arcivescovadi occidentali operavano in collaborazione con le varie genealogie europee della Famiglia Reges Christianorum che si affermarono con l’avvento Impero carolingio (vedi articolo) rappresentando per secoli l’auctoritas cristiana e furono protagoniste dell’Europa Unita fino all’età moderna.
Europa moderna nata dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale (vedi articolo), sulla spinta delle idee illuministiche e del laicismo che circolano dalla metà del XVIII secolo e che hanno portato alla disintegrazione europea (vedi articolo): non a caso l’attuale pontefice ha recentemente ammonito le istituzioni e l’élite politica europee a riconsiderate il Natale quale festa di tutti gli Europei, inclusi gli ortodossi che sono ancora una grossa fetta della popolazione continentale e dell’Ecclesia Christianorum (vedi opinione). Il messaggio papalino ci ricorda, infatti, che l’Europa odierna è in realtà ancora divisa fra i Cristiani e fra costoro e i “non credenti” (atei, neo-pagani, adepti degli antichi misteri satanici, ebrei, musulmani, etc.), ribadendo che non è solo un mercato o un’espressione geografica o uno degli scenari della scacchiera della politica internazionale: bensì, essa ha una profonda tradizione culturale e religiosa, che ha delineato la sua speciale civiltà fondata sui diritti umani, sulla legge e su quelle “radici cristiane” che si vogliono nascondere.
Natale è quindi il presepe, più che Santa Claus o l’albero/cono presente in ogni città: è dono d’amore, l’amore per Dio-Padre e per i fratelli (di ogni gentes), l’amore per Cristo che ha ispirato l’Europa nei 2000 anni seguiti alla sua nascita. La Pasqua (vedi articolo) è meno importante: si diventa Cristiani col battesimo, si accoglie l’Evangelo del puer “predestinato” e perseguitato, nato dallo Spirito Santo per “immacolata concezione”, infine vincitore e salvatore del suo popolo. Ossia di coloro che credono e obbediscono al suo comandamento: «amatevi l’un l’altro, come io vi ho amati!».
Cristo è stato l’ente immobile che ha mosso l’amore dei suoi principali seguaci, ossia gli Apostoli i Discepoli e i Vescovi della prime comunità cristiane (vedi articolo) che dedicarono la loro vita a “pascere il gregge di Gesù” e a diffondere il suo messaggio di salvezza attraverso l’amore, preparando così il suo regno in terra (ossia il Reich) che raccogliesse tutti nell’assemblea dei suoi fedeli (ossia l’Ecclesia Christiana). A questo han lavorato per duemila anni gli imperatori cristiani, defensor fidei e detentori della potestas in temporalibus incoronati Reges Christianorum (in ossequio al comando di Gesù: «per me reges regnant»). Di questo parla il mio libro.
Colgo l’occasione per augurare un Felice Natale a tutti! Nessuno escluso…
Tutto l’argomento della Cristianizzazione dell’Europa è trattato in modo più approfondito nella Parte III del Libro.
Per avere un’idea più completa degli schemi genealogici e dei rapporti fra le casate e i regni/paesi europei vi invito a visionare le Appendici: sarà più facile capire la storia dell’integrazione europei e le origini e radici dei popoli e degli Europei. Potrete aiutarvi anche consultando le Cartine storiche originali De Agostini che trovate allegate al fondo del libro.
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Di Natale di Cristo si parla anche nel mio libro
STORIA DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA IN 2500 ANNI
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