LE GENEALOGIE REGALI NORDICHE NELLA STORIA DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA

sovrani di Scandinavia

La storia dell’integrazione europea è connessa alle dinastie dei Sovrani di Scandinavia che dalla notte dei tempi regnavano nella regione che i Romani chiamavano Germania Magna, oltre il Limes settentrionale dell’Impero romano posto sul fiume Reno. Pur connesse in via parentale con le dinastie tedesche, franche e anglosassoni, che controllavano il Mare del Nord e il basso corso dell’Elba, rimasero estranee alla Famiglia Reges Christianorum originata dall’Impero carolingio fondato da Carlo Magno e all’ordine universale dell’Impero cristiano creato dai Carolingi. Poi, con l’avvento degli Imperatori del Reich, le casate dei sovrani di Scandinavia entrarono a far parte del sistema politico europeo e si vincolarono alle tradizionali auctoritas cristiane nel Medioevo, divenendo protagoniste all’epoca dell’Europa Unita rinascimentale inserite nel consesso delle principali genealogie europee. Continue reading

CON OTTONE I L’INTEGRAZIONE EUROPEA RINASCE

ottone I

La storia dell’integrazione europea ha visto con Ottone I “detto il grande” la rinascita nel segno della tradizione classica e dell’evoluzione della civiltà cristiana, con effetti diretti sull’epopea degli Europei e la politica internazionale del tempo e nei secoli a venire.

Prima del suo avvento, l’Europa era un puzzle di regni e grandi feudi potenti, retti da nobili famiglie o da uomini che si erano elevati per il loro valore o fedeltà al Signore, mentre l’Impero carolingio stava tramontando insieme all’omonima dinastia. Dopo di lui, si poté tornare a pensare all’Europa Unita e considerarla una potenza economica. Salito sul trono della Germania a 24 anni, regnò per quasi quarant’anni con piglio da autocrate e contro tutti, ma riuscì a vincere tutti i nemici e le avversità e a rinnovare l’antico Impero romano cristiano (Renovatio Imperii). Continue reading

LE AUTONOMIE LOCALI NELL’EUROPA INTEGRATA

autonomie locali

Durante la crisi generata dal Covid-19 in Italia è riemerso prepotentemente il ruolo di rilievo delle regioni, ed in generale delle Autonomie Locali, nell’affrontarla e contribuire alle decisioni collettive. La Conferenza Stato-Regioni, che non ha nemmeno rilevanza costituzionale, è divenuta lo strumento politico idoneo per mediare fra le esigenze delle comunità locali e le volontà superiori e/o internazionali. Anche i Comuni italiani hanno assunto importanti incarichi di responsabilità, sia nella fase dei controlli sanitari che nell’organizzazione logistica/operativa dell’emergenza. Non era scontato che ciò avvenisse e che l’organizzazione politico-burocratica nazionale funzionasse, e a dire il vero non ha fatto miracoli… Continue reading