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Il World Trade Organization e l’Europa

Nella storia dell’integrazione europea i commerci e l’economia di scambio sono sempre stati centrali (leggi articolo), tanto che l’UE nacque proprio con l’intento di creare un mercato comune continentale. Ma dopo la Seconda Guerra Mondiale il pianeta intero divenne un “mercato globale” sotto l’egida dell’ONU e delle potenze vincitrici del conflitto che intervennero anche nel processo di costruzione della CEE (leggi articolo): oggi praticamente tutti gli stati del mondo partecipano al W.T.O. (World Trade Organization), il grande consesso per le mediazioni commerciali fra stati e privati, inclusa l’Unione Europea che spesso presenta una “posizione comune” a tutti i paesi aderenti nei confronti delle grandi potenze economiche del pianeta quali Stati Uniti, Cina, Giappone, Russia, India, etc.

I Romanov (1613-1918)

I Romanov hanno giocato un ruolo fondamentale nella storia dell’integrazione europea, governando per oltre tre secoli un sesto della superficie terrestre e una gran fetta d’Europa. Una dinastia capace di trasformare il piccolo e oscuro Principato di Moscovia nel più grande impero del globo, in competizione con gli altri imperi dell’età moderna, da quello britannico a quello turco, dai sempiterni stati cinese, indiano e persiano all’entità centrale del rinnovato Impero cristiano di matrice germanica.

S.S.Montefiore, storico britannico molto popolare e profondo conoscitore dell’universo russo, è riuscito a redigere una appassionante narrazione della vertiginosa avventura di una ventina di zar e zarine, col supporto di documenti e carteggi recentemente emersi, anche in quelli meno noti della vita privata e familiare. L’opera è uscita nel 2021 nel formato Paperback Mondadori .

Uno studio della Oxford Unv. sull’influenza del Cristianesimo negli stati orientali

Questo interessante libro analizza la storia dell’integrazione europea attraverso uno studio comparativo sugli stati europei nordici e orientali, mettendo in luce la relazione e l’influenza fra il Cristianesimo e le principalità emerse intorno all’anno 1000.

Boemia, Ungheria, Polonia, Russia e regni scandinavi sorsero e si svilupparono in funzione delle complesse interdipendenze fra il processo religioso, il cambiamento politico e la formazione delle istituzioni locali, nonché rispetto alla contrapposizione fra il mondo cristianizzato e quello rimasto pagano o ateo.

Un lavoro svolto da alcuni studenti di punta della Cambridge University, pubblicato nel 2007.

 

LA STORIA DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA E LE GENEALOGIE REGALI NORDICHE

sovrani di Scandinavia

La storia dell’integrazione europea è connessa alle dinastie nordiche che dalla notte dei tempi regnavano nella regione che i Romani chiamavano Germania Magna, oltre il Limes settentrionale dell’Impero romano posto sul fiume Reno. Pur connesse in via parentale con le dinastie sassoni, franche e anglosassoni, che controllavano il Mare del Nord e il basso corso dell’Elba, rimasero estranee alla Famiglia Reges Christianorum nata con l’Impero carolingio fondato da Carlo Magno (vedi articolo) e all’ordine universale dell’Impero cristiano creato dai Carolingi (vedi articolo). Poi, con l’avvento degli Imperatori del Reich (vedi articolo), le casate dei sovrani di Scandinavia entrarono a far parte del sistema politico europeo e si vincolarono alle tradizionali auctoritas cristiane lungo tutto il Medioevo, divenendo protagoniste dell’Europa Unita rinascimentale inserite nel consesso delle principali genealogie europee. Continue reading

Denmark, 1513-1660: the rise and decline of a Renaissance Monarchy

In questo libro dello storico P.D.Lockhart si racconta una parte della storia della dinastia dei Oldenburg, una delle più importanti fra le genealogie europea nell’intera storia dell’integrazione europea, capace di dominare per lungo tempo su tutto il Nord Europa e tuttora regnante in Danimarca e in Norvegia.

LA STORIA DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA E LE GENEALOGIE REGALI TEDESCHE

dinastie tedesche

La storia dell’integrazione europea è connessa alle dinastie tedesche che da metà del IX secolo divennero feudali nella regione che i Romani chiamavano Germania Magna, oltre il Limes settentrionale dell’Impero romano posto sul fiume Reno. Dopo la conquista di Carlo Magno (vedi articolo), quell’area rientrò nel Regna Germanorum istituito dal Trattato di Verdun dell’843, immersa nell’ordine universale dell’Impero cristiano creato dai Carolingi e poi divenuto Reich con Ottone I (vedi articolo): da quel momento, le dinastie marchionali tedesche furono vincolate alle tradizionali auctoritas cristiane per tutto il Medioevo divenendo protagoniste dell’Europa Unita in età moderna, inserite nel consesso delle principali genealogie europee. Continue reading

LE GENEALOGIE DIVINE DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA: GLI ASBURGO

Asburgo

Nella storia dell’integrazione europea c’è una dinastia che, più delle altre genealogie europee, ha rappresentato l’ordine universale dell’Impero cristiano: gli Asburgo. Per oltre sei secoli ha tenuto lo scettro dell’antico Reich determinando la storia d’Europa e la politica internazionale del tempo fino alla Prima Guerra Mondiale. Oltre al titolo imperiale, essa ha governato i regni nazionali di Spagna, Germania, Austria, Boemia e Ungheria per secoli, nonché i Paesi Bassi e molti feudi italiani, segnando decisamente la storia dell’Europa Unita. Continue reading

LE GENEALOGIE EUROPEE NELLA STORIA DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA

Genealogie europee

La storia dell’integrazione europea non avrebbe consistenza senza quelle genealogie europee che nel corso dei secoli si sono alternate, affiancate o combattute nella reggenza del potere politico. Infatti, sin dalla formazione dell’Impero romano e ancor più con la sua diffusione in ogni direzione nel continente (vedi articolo), i vertici della gerarchia regale, militare e religiosa sono stati occupati da membri di famiglie appartenenti all’aristocrazia o alle classi superiori della società.

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LA STORIA DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA DI CARLO V

Carlo V

La storia dell’integrazione europea assistette ad un ultimo tentativo di mantenere l’Europa Unita e pacificata con Carlo V d’Asburgo: il suo piano di riforma dell’Impero (vedi articolo) nell’ideale ecumenico della tradizione classica romano-bizantina e secondo il principio regale dinastico sacrale sancito da Ottone I (vedi articolo), a immagine dell’Imperium Christianorum unitario di Carlo Magno (vedi articolo) e della visione federale, accentrata e laica di Federico II (vedi articolo), illuminò la scena politica internazionale nella prima metà del Cinquecento. Continue reading