Nella vicenda prioritaria dell’agenda politica internazionale inerente la guerra in Ucraina, uno degli argomenti più dibattuti, che ha connessioni dirette con la storia dell’integrazione europea con l’Europa Unita nonché ovviamente col futuro dell’Europa, è stato il Principio di autodeterminazione dei popoli e degli stati. Continue reading
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Il World Trade Organization e l’Europa
Nella storia dell’integrazione europea i commerci e l’economia di scambio sono sempre stati centrali (leggi articolo), tanto che l’UE nacque proprio con l’intento di creare un mercato comune continentale. Ma dopo la Seconda Guerra Mondiale il pianeta intero divenne un “mercato globale” sotto l’egida dell’ONU e delle potenze vincitrici del conflitto che intervennero anche nel processo di costruzione della CEE (leggi articolo): oggi praticamente tutti gli stati del mondo partecipano al W.T.O. (World Trade Organization), il grande consesso per le mediazioni commerciali fra stati e privati, inclusa l’Unione Europea che spesso presenta una “posizione comune” a tutti i paesi aderenti nei confronti delle grandi potenze economiche del pianeta quali Stati Uniti, Cina, Giappone, Russia, India, etc.
LA STORIA DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA E LE GENEALOGIE REGALI RUSSE
La storia dell’integrazione europea è connessa alle dinastie dei Zar di Russia che a partire dal IX secolo regnarono nella regione che i Romani chiamavano Sarmatia, oltre il Limes orientale dell’Impero romano posto sul Danubio. Connesse in via parentale fra loro o con le dinastie regali nordiche e orientali, entrarono a far parte della Famiglia Reges Christianorum nata con l’Impero carolingio fondato da Carlo Magno (vedi articolo) mentre con l’avvento degli Imperatori del Reich (vedi articolo) i Principi di Russia si integrarono nel sistema politico europeo, vincolandosi alle tradizionali auctoritas cristiane e divenendo protagonisti dell’Europa Unita in epoca moderna, inserite nel consesso delle principali genealogie europee. Continue reading
AUKUS: il punto di vista di uno stratega militare
Il recente accordo militare “AUKUS” ha una rilevanza decisiva non solo per il futuro delle relazioni fra Occidente e Cina, ma anche per l’evoluzione della storia dell’integrazione europea.
Ne parla in questa intervista il Gen. C.Jean, noto analista di strategia militare, alla rivista “il Sussidiario“: il rischio è il definitivo deterioramento delle relazioni politico-diplomatiche fra UE e Regno Unito, già incrinate dalla recente Brexit, soprattutto a causa della reazione scomposta del governo francese, che ha diverse ragioni per protestare.
IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA ALLARGHI L’ORIZZONTE

europa nel 1919
L’Unione Europa come la conosciamo oggi è il frutto maturo (o forse marcito?) del cd. “processo di integrazione europea”, iniziato secondo la vulgata consolidata nel secondo dopoguerra e tuttora incompleto. Questo argomento è materia specifica insegnata in tutti gli atenei italiani, nell’ambito degli studi storico-politologici, con l’intento di presentare in modo coerente e omogeneo un periodo storico che non si è ancora concluso ed è assolutamente contemporaneo quanto indefinito.
La tesi basilare è che con l’avvento della Modernità, il mondo si sia avviato verso un lungo cammino di progresso, liberazione e sviluppo dell’essere umano, finalmente uscito dalla caverna in cui ha sonnecchiato per millenni per ricoprire la luce interiore che alberga in ognuno di noi: pertanto, si parte dal mitico Congresso di Vienna del 1815 a delineare un andamento di fatti e situazioni concomitanti, connesse e inter-dipendenti, che nella consapevolezza della “ragione dei lumi” dominante ci ha infine condotti fin qui. Continue reading
QUALE EUROPA PER IL FUTURO?
«L’anno che sta arrivando, tra un anno passerà…»: potrebbe essere un modo scanzonato per esorcizzare le paure che attanagliano tutti noi nell’Europa Unita di fronte alla crisi abnorme, epocale e di difficile soluzione che si è abbattuta improvvisamente sul mondo nell’inverno scorso e che, probabilmente, continuerà per tutto il 2021 e oltre.
In realtà, il nostro mondo è in crisi da lungo tempo, soprattutto per ragioni di finanza pubblica e una “soluzione” era attesa già da anni e prevedibile da decenni, all’incirca da quando il modello bipolare di governance del pianeta è imploso, dando origine alle diverse “questioni internazionali” che ancora oggi aleggiano sul pianeta Terra. Continue reading