I popoli europei sono i protagonisti della storia dell’integrazione europea: a loro è dedicata una delle proposte politiche per realizzare l’Europa Unita, un tema oggi più che mai al centro dell’agenda politica internazionale anche per la guerra in Ucraina. Conflitto che, oltre ad incidere sul futuro d’Europa, ha provocato l’ennesima spaccatura fra gli Europei riproponendo una questione che ha percorso l’intera storia d’Europa, quella terra “promessa” loro sin dalle origini più remote. Continue reading
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LA STORIA DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA E LE GENEALOGIE REGALI DELL’EST
La storia dell’integrazione europea è connessa alle dinastie dei sovrani dell’Europa Orientale, che a partire dal IX secolo regnarono nella regione che i Romani chiamavano Sarmatia oltre il Limes orientale dell’Impero romano posto lungo il fiume Danubio. Legate in via parentale fra loro o con le dinastie regali/marchionali tedesche o nordiche che controllavano il corso del fiume Oder e il Mar Baltico, entrarono nella Famiglia Reges Christianorum nata dall’Impero carolingio fondato da Carlo Magno (vedi articolo) e furono incluse all’ordine universale dell’Impero cristiano creato dai Carolingi (vedi articolo). Poi, con l’avvento degli Imperatori del Reich (vedi articolo), le casate regali di Boemia, di Polonia e d’Ungheria entrarono a far parte del sistema politico europeo vincolandosi alle tradizionali auctoritas cristiane lungo tutto il Medioevo, divenendo protagoniste dell’Europa Unita e inserite nel consesso delle principali genealogie europee. Continue reading
LE GENEALOGIE DIVINE DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA: GLI IMPERATORI DEL REICH
A partire dal X secolo, la storia dell’integrazione europea è correlata alle genealogie europee che hanno retto il potere nei regni e feudi sorti dopo la caduta dell’Impero romano in Pars Occidens (476 d.C.). L’ordine universale incentrato sul Basileius Romaioi di Costantinopoli e sulle dinastie regali germaniche che tenevano l’Impero cristiano, che per la sua valenza “divina” divenne il Reich: Ottoni, Salici e Staufer determinarono la storia d’Europa per oltre tre secoli, allargandone i confini a Est ed a Sud e ponendolo al centro della politica internazionale del tempo, e sono ricordati come gli Imperatori del Reich. Continue reading
CARLO MAGNO PADRE DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA
La storia dell’integrazione europea passa inevitabilmente per Carlo Magno, il primo imperatore cristiano occidentale del Medioevo che cambiò il destino degli Europei e della politica internazionale del tempo e nei secoli a venire.
Fu talmente ammirato dai contemporanei che il suo nome divenne Charlemagne, simbolo o icona intramontabile, nonostante della sua vita sappiamo assai poco, perlopiù dalla Vita Karoli Magni redatta del suo scriba di corte. Era uomo saggio e magnanimo, dotato di costanza in buona e cattiva sorte, paziente nel sopportare l’ostilità dei Sassoni, fisicamente robusto e alto, era sportivo e amava nuotare, tanto che fece costruire una grande piscina nel Palatium regio di Aquisgrana per fare il bagno con gli amici. Aperto a tutti e sempre circondato da molte persone, impulsivo e caparbio, mangiava molto, era loquace ed estroverso, non nascose le sue emozioni quando morirono figli, figlie, l’amato nipote Roland e l’amico Papa Adriano I. Continue reading
IL RUOLO DI AUGUSTO NELL’INTEGRAZIONE EUROPEA
La storia dell’integrazione europea deve molto ad Augusto, il primo imperatore della tradizione europea: a partire dalla sua epoca, che vide la nascita di Gesù in Palestina, le sorti degli Europei divennero comuni ai Romani e in seguito ai Cristiani. Anche se egli non immaginava tutto quello che sarebbe seguito a causa della sua decisione…
Infatti, nelle Res Gestae ci racconta che a 19 anni irruppe nella scena politica per sua volontà e merito, segnando per sempre la storia dell’Europa unita. Sotto la sua guida Roma raggiunse livelli di potenza economica mai visti prima, tanto che il Senatus gli riconobbe il titolo di Augustus e fece appendere nella Curia uno scudo con le virtutes che gli si riconoscevano: coraggio (virtus), clemenza (clementia), giustizia (iustitia) e adempimento dei doveri verso uomini e Dèi (pietas). Egli rimase al potere per oltre cinquant’anni come leader del nuovo ordinamento cui diede il nome di Principatus, ove interpretò il ruolo del Consules ben 13 volte e quello del Pontifex per tutta la vita: celebre è la sua statua col velo sul capo, come quella di Prima Porta che lo ritrae invece nelle vesti di Imperator. Statue erette in tutto l’Impero romano a sua insaputa, cosa che combatté sempre perché non voleva celebrazioni, essendo già sufficiente essere il Caesar filius divus. In effetti, trascorse tutta la vita nella sua angusta e austera casa sul Palatino (vedi libro di Carandini), affianco al Tempio di Apollo fatto erigere dopo aver ricevuto la summa potestas. Continue reading
L’INTEGRAZIONE EUROPEA FRA PREDICHE E GUERRE
Come ho già scritto nel precedente articolo, la storia dell’integrazione europea è indissolubilmente legata al Cristianesimo. In particolar modo alla storia della cristianizzazione dell’Europa portata avanti senza soluzione di continuità dal V al XII secolo d.C., in ogni direzione e latitudine.
Con la fondazione dell’Impero Cristiano ad opera di Costantino I, e ancor più con la svolta integralista di Teodosio I, si acuì il senso missionario ed evangelico dell’entità politico-militare più potente dell’antichità. Attraverso il ruolo degli Arcivescovadi e dei Patriarcati, proseguì la missio apostolica di convertire alla nuova religione tutte le gentes incontrate (in ossequi alla volontà di Gesù stesso), cui diedero un enorme contributo i monaci itineranti e, in modo diverso, i nuovi Imperator in Pars Occidens. Continue reading
L’IMPERO ROMANO E IL PROCESSO D’INTEGRAZIONE EUROPEA
Nell’articolo precedente ho indicato come punto d’inizio della storia dell’integrazione europea la lotta per l’indipendenza dei Greci dalla minaccia persiana-orientale, che permise di stabilire un confine all’Europa e farne quindi un soggetto politico autonomo. Seguì quindi l’epoca dell’Impero romano e la sua influenza sull’Europa Unita.
Certamente, in età precristiana il continente europeo era ancora una landa in gran parte disabitata, sommersa dai mari o ricoperta di ghiacciai e foreste secolari, quasi del tutto ignoto alle civiltà mediterranee che invece già da millenni popolavano le coste dei “mari caldi” del Sud. Continue reading